Ieri sera, 13 gennaio nel TG1 delle 20, ora di massimo ascolto, visto il dramma di Haiti ha preso la parola il Direttore Minzolini per riabilitare Craxi, ma facciamo un passo indietro:
Martedì 9 giugno 2009, è finita l’edizione delle 20: Augusto Minzolini s’insedia come nuovo direttore al Tg1 e come vuole la tradizione e la buona creanza, offre in diretta il suo saluto inaugurale e il suo programma editoriale. Complimenti di rito ai direttori predecessori, alla redazione, agli affezionati utenti del Tg1. Fin qui solo normali cortesie. Ma poi Minzolini fa vedere subito gli attributi, nell’eloquio e anche nella voce. Dice, promette e giura che il suo Tg d’ora in poi si occuperà della vita reale e concreta della gente e non del Palazzo del Potere che anzi è troppo “autoreferente”.
Ritorna in video nell’edizione serale del 22 giugno in cui rivendica la linea del silenzio sull’inchiesta di Bari sugli incontri piccanti a pagamento a Palazzo Grazioli.
Il 03 ottobre si mette contro alla manifestazione per la libertà di stampa, il 09 novembre presenta lo spot sull’immunità parlamentare, l’11 dicembre pone in evidenza, a suo dire le balle di Spatuzza, e per finire il 13 gennaio la riabilitazione di Craxi.
Io non avrei nulla da dire se queste sue opinioni fossero descritte in modo completo e senza “l’autoreferenza” che aveva detto di non avere il giorno del suo insediamento.
Penso a tutte quelle persone, che non leggono i giornali, e stanno cercando i 109 euro per pagare il canone in scadenza, cosa hanno pensato.
non entro nel merito del è giusto/non è giusto dedicare una via a Craxi, è giusto/non è giusto protestare per una via dedicata a Craxi, se sia stato ladro o statista ecc.
Un editoriale in cui si dice che Craxi ha messo in crisi l'URSS e ha dato al suo crollo lo stesso contributo di Reagan e Giovanni Paolo II, fa veramente sbragare
Io penso che tutte quelle persone che non leggono i giornali, hanno pensato poco o niente. Se ascoltano solo il TG1 per loro la realtà è solo quella rappresentata dal TG1; se guardano anche qualche altro TG della RAI o Mediaset, non mi pare che abbbiamo una visione della realtà molto diversa.
I problemi ce li hanno quelli che leggono i giornali e frequentano i siti di informazione Internet! Da cui si scopre che esistono reppresentazioni della realtà piuttosto diverse da quelle televisive! E allora sorgono dubbi sulle rappresentazioni RAI e Mediaset...
Dieci anni fa moriva un Grande Italiano: BETTINO CRAXI. Non solamente un grande italiano ma anche uno statista di grande, grandissima statura. Scrivo con meno emozione, ovviamente, ma con la stessa (forse maggiore) riconoscenza che mi pervase al momemto della notizia inattesa ma che si sapeva possibile perchè un "foruncolone", diagnosi del medico (un luminare) di pietro, può anche determinare la fine di una vita. Io sono grato e deferente al ricordo dello statista e del politico che mi aveva restituito l'orgoglio di dichiararmi "socialista". Con Lui finì la linea soporifera di De Martino con un PSI accucciato al pci. Dal momento della sua nomina alla segreteria terminò la subalternità. Non sono un esperto di befana ma le epifanie le riconosco. Ad alcune scritte nell'articolo e nei commenti, a proposito di CRAXI, cercherò di dare risposte. Gli atti fondamentali del governo CRAXI che consentirono la modernizzazione sempre rinviata e portarono la nazione dal 17° posto fra i paesi industrializzati al 5° e che vanno ricordati agli smemorati, sono: a) la firma del nuovo concordato; b) il taglio dei punti di contingenza che portò al referendum con cui i comunisti vollero contarsi, soccombere e perdere il diritto di veto; c) la disciplina dell'emittenza televisiva che comportò la fine del monopolio RAI. Dieci anni dopo, la sinistra, nuovamente sonoramente sconfitta su quesiti referendari attinenti la disciplina televisiva, ricevette l'ennesima batosta che confermava la incapacità di comprendere la società per eccesso di supponenza, arroganza ed autoreferenzialità; d) la eroica decisione di installare i missili a Comiso. Su questo punto è opportuno un ricordo preciso. L'urss aveva puntato i missili ss20 (naturalmente missili della pace per la sinistra) contro l'Italia e l'Europa. L'America chiese all'Europa di reagire con essa. La Germania si dimostrò disponibile ma non da sola. L'ignavia di tutte le altre nazioni fu superata da una decisione che solo un grande uomo di stato può prendere. Craxi si mette alla guida dell'Europa e coopera con l'America con una decisione che solo i grandi uomini capiscono sia foriera di pace. E mentre berlinguer proclamava che l'installazione dei missili a Comiso avrebbe determinato la corsa al riarmo e scatenava nelle piazze, coi rubli di ponomariov, i "partigiani della pace", la saggia e storica decisione portò l'urss a chiedere il negoziato per il disarmo. L'Occidente vinse grazie soprattutto a CRAXI. Shevardnadze, ministro degli esteri urss, più tardi riconobbe che la decisione dell'Italia fu per loro un colpo mortale. E se qualcuno vuole "sbragare", si accomodi ma cerchi di non farla ancora fuori dal vaso. Mi fermo citando ancora la decisione di ridurre drasticamente l'uso parlamentare del voto segreto strumento di manovre ed agguati di franchi tiratori e di prassi negoziali sotterranee. Per il PSI CRAXI fu l'autentico liberatore: lo liberò dal leninismo residuale rivalutando Proudhon con lo scopo di compiere una Bad Godesberg tutta italiana (quella che i comunisti nostrani non hanno ancora fatto) ed agganciare il PSI alle socialdemocrazie europee liberandolo dalla miseria del marxismo (quello ancora auspicato anche in questo sito or non è guari). Di CRAXI non mi piacque quello che invece piaceva ai comunisti. L'abbandono del nucleare fu un errore terribile. Tante volte mi è ritornata in mente la risposta di Mitterrand ai verdi: "Il nucleare non si tocca. Prima di tutto, la sovranità della nazionne". Lui aveva compreso, CRAXI no, anche perchè si fece convincere da uno stolto Martelli, che l'energia consente alla nazione di essere indipendente e ricca. Non mi piacque la decisione di far entrare nell'internazionale socialista i comunisti. Un ossimoro. E pagò duramente questo errore. Non approvai i finanziamenti ai sandinisti e ad arafat. Sigonella non mi convinse del tutto perchè fu liberato un assassino come abu abbas. Ora, per giudicare uno statista di questa grandezza, leggiamo le miserie di chi ritiene che sia indegno che Minzolini, un direttore, ripeto, UN DIRETTORE, non abbia il diritto di esprimere il suo pensiero. E cosa altro deve fare? Esprimere quello degli altri? Dal 1994, anno della benedetta discesa in campo del CAV, al TG1 si sono alternati 12 direttori: tre di orientamento centro-destra e NOVE centro-sinistra. Di questi ne cito alcuni: Volcic, Borrelli, Lerner, Longhi (già curatore immagine di frodi), Riotta. E non vi bastano? Da tempo immemorabile la sinistra ha in appalto PERMANENTE TG3 e RAITRE, le trasmissioni di approfondimento (nel senso di scavare sempre più in basso la fossa per il CAV) sono appaltate ai sinistri, santoro, floris, dandini, fazio, annunziata. A me le opinioni di questa gente e le trasmissioni anti CAV non sono mai piaciute e da tempo ho smesso di guardarle. Quando ascoltavo gli editoriali di lerner e di riotta, qualcuno si è chiesto cosa possa aver immaginato uno come me? Ho semplicemente creduto che il canone debba essere pagato ed ho attinto informazioni corrette da altre fonti. Se non lo avessi fatto, sarebbe stata mia colpa. Questi ineffabili sinistri credono che le opinioni diverse non abbiano diritto di esistere perchè chi le pronuncia non può che vagellare. Ed allora alti lai perchè il servizio pubblico, perchè il canone, i nostri soldi ecc. ecc.. Miserie, meglio tornare a CRAXI e allo squallore di chi protesta per una via dedicata. Quelli che protestano sono coloro che passano da via lenin, via togliatti, via tito senza battere ciglio. Non serve dire altro. Ci sarebbe molto da aggiungere sui processi a CRAXI. Dico solo questo: fu processato per i tre gradi di giudizio in soli QUATTRO anni nonostante la difesa accanita di valenti avvocati. E' dimostrato, il processo breve dipende dai magistrati. Anche la lunghezza indefinita.
Vabbò...
Craxi è stato un famoso leader del Partito Socialista Italiano, morendo il 19 gennaio 2000 da latitante in Tunisia.
E' ovviamente grave, ma comprensibile, che molti politici nostrani vogliano rendergli omaggio e possiamo suddividere i vari nostalgici in 4 gruppi:
c'è chi lo vuole ricordare perchè i propri colleghi di partito furono sui amici, colleghi (Letizia Moratti); chi perchè fu il loro capo nel PSI (Tremonti, inventore all'epoca della truffa dell'8x1000, Brunetta, Frattini, ecc.); chi perchè grazie a lui incrementò il proprio successo (Berlusconi); infine chi, in modo più viscido, compie del revisionismo per definirlo vittima della Giustizia italiana, in modo tale da riformarla, magari bipartisanamente, per non fare la fine di Bettino. In realtà, vittima, lo è già per quasi tutti i politici del centro-destra, infatti non perdono mai tempo nell'affermare con sicumera che "la magistratura ha più potere della politica; mentre la magistratura può condizionare la politica in maniera pesante con l'uso politico che si fa della giustizia, il potere politico, cioè quello eletto dal popolo, spesso è in balia della cattiva giustizia" (Brunetta, Il Sole 24 ore), ma Craxi al pari altri politici, non venne mai indagato, processato e condannato per le idee politiche, ma per reati che vedrebbero condannati qualsiasi persona. E' quindi impensabile questo attaccamento al capo, come se lui ci avesse fatto da modello, da esempio, come se avesse dato ottimi e giusti insegnamenti agli attuali governanti. E' semplicemente un sentimento patriarcale, questa difesa a spada tratta, stesso sentimento che vede la maggioranza dei politici presenti in Parlamento e la maggioranza (relativa) degli italiani al fianco di Berlusconi.
Craxi avrebbe portato all'estero centinaia miliardi di lire provenienti da tangenti e ruberie varie (si pensi al crac del Banco Ambrosiano) e venne condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere nel processo Eni-Sani, a 4 anni e 6 mesi nel processo Metropolitana Milanese.
Nei processi non conclusi, venne condannato a 3 anni di carcere nel processo Enimont (in cui venne condannato anche Bossi, il quale anni fa si rammaricò di non aver fatto nulla per l'ex nemico Craxi quando nel 1998 gli chiese aiuto), a 5 anni e 9 mesi nel processo Contro Protezione (processo annullato nel giugno del 1999 dalla Cassazione), a 5 anni e 5 mesi nel processo Enel, a 4 anni nel processo All Iberian (reato prescritto nel 2000).
Totale anni definitivi: 10 anni. Totale anni rischiati: 28 anni e 2 mesi.
I demeriti, oltre a queste condanne derivanti da tangenti, furono l'incremento del debito pubblico che, durante il suo governo (1983-87), passò da 234 a 522 miliardi di euro (dati valuta 2006), e il rapporto fra debito pubblico e PIL che raggiunse il 90% (si pensi che il Trattato di Maastricht previde, per l'ingresso nell'Unione Europa, il 60%).
Fece anche cose buone, come l'abbandono dello stipendio mensile, la congrua, che lo Stato versava ai preti cattolici (sostituita, però, dal truffalino 8x1000 ideato da Tremonti); l'annullamento della religione di Stato; l'insegnamento facoltativo dell'ora di religione nelle scuole pubbliche; l'obbligo del registratore di cassa e dello scontrino fiscale; una legge urbanistica (non rispettata) per reprimere gli abusi; il "decreto Berlusconi" che permise la diffusione nazionale di canali televisivi appartenenti a gruppi privati, facendo però un regalo soltanto a Berlusconi.
In campo internazionale è famoso per l'appoggio al dittatore somalo Siad Barre e per il caso Sigonella: nel 1985, nel Mar Mediterrano, la nave da crociera Achille Lauro venne assaltata da un gruppo di terroristi palestinesi, con a capo Abu Abbas, per dirottarla verso Israele dove avrebbero voluto colpire una base militare.
Un cittadino statunitense venne ucciso, e la sua condizione di paraplegico scatenò le ire di Reagan, presidente degli USA, il quale tentò di prelevare i criminali attraverso i suoi marines presenti in Italia, nella base Nato di Sigonella (Sicilia). L'Italia, invece, optò per l'impunità del commando, in cambio soltanto della liberazione degli ostaggi (questo probabilmente per l'amicizia di Craxi col leader palestinese Arafat).
In volo verso l'Africa, l'aereo nel quale vennero messi i palestinesi pronti per un ritorno nelle loro lande, venne affiancato da 4 aerei caccia americani F-14 che lo constrinsero ad atterrare appunto a Sigonella. Qui i militari italiani e americani ringhiarono gli uni contro gli altri ed alla fine venne decisa la destinazione di quel Boeing: Ciampino, per far processare i terroristi islamici in Italia. In realtà, Abbu Abbas, potè scappare e venne trovato soltanto nel 2004 dagli americani in Iraq. Questo fece uscire i Repubblicani dal Governo Craxi, essendo fedeli alleati degli USA.
Ha sicuramente rinnovato la società italiana, con una spinta verso la laicità e una buona lotta all'evasione ma, come ricorda Nicola Tranfaglia, il leader socialista sul piano della difesa della legalità, della lotta alle mafie e alla pubblica corruzione, fu carente.
John, quando si copia è opportuno citare la fonte:
http://italiasenzavalori.blogspot.com/2010/01/niente-oblio-per-craxi.html
Il commento di John (giusto il rabbuffo di Max per ricordare la netikette) merita qualche osservazione. Copiare integralmente può anche essere lecito perchè se è vero che uno il coraggio non se lo può dare, chi non ha idee può prenderle come prestito gratuito, lasciando intendere che il copiato sia stato totalmente condiviso. E' un classico risparmio di energie cognitive che consentono fulminee conclusioni. Fondate? Forse no. Che la magistratura abbia più potere della politica ormai lo affermano anche alcuni sinistri (violante), qualche magistrato (si può dire di sinistra?) come Borraccetti e anche qualche politico (di sinistra) ex magistrato) come d'ambrosio ex capo del pool di Milano. Questi ha detto a Il Giornale del 19/1 che un "cuscinetto" fra magistratura e politica è opportuno perchè la magistratura ha compiuto errori: "penso agli arresti domiciliari di lady Mastella, moglie di un ministro e presidente di un consiglio regionale, disposti da un giudice che non aveva la competenza per farlo. O all’arresto di Ottaviano Del Turco per accuse di cui non si è saputo più nulla.". d'ambrosio non cita quelli, tantissimi, ingattabuiati dal suo pool e prosciolti, poi rimandati a casa senza neanche una scusa. Se qualcuno leggesse un paio di libri come: " Storia di straordinaria ingiustizia" di Carlo Giovanardi e "Toga rossa" di Bonini e Misiani ex magistrato, non avrebbe molti motivi per non essere d'accordo con Brunetta. L'affermazione che CRAXI e altri politici siano stati condannati per reati che vedrebbero condannata qualsiasi persona è vera, parlando di mani pulite, solo si specifica "PURCHE' NON DI SINISTRA". E' assodato, certificato, provato che TUTTI i partiti si finanziavano in modo irregolare. Il pci più di tutti e prima di tutti. I finanziamenti sovietici, anche dopo il 1989 quando il pci votò ben volentieri l'amnistia per finanziamenti illegali, sono sempre arrivati, come sono sempre arrivati da altre fonti compreso il miliardo che Sama consegnò a botteghe oscure. Ma per i dirigenti del pci la formula "non poteva non sapere" non venne mai usata. Nel libro di Giovanardi si può leggere la prefazione di Imposimato (magistrato) che così scrive: "Alle informazioni di garanzia ed agli arresti seguirono i linciaggi a mezzo stampa, l'isolamento e l'annientamento civile e morale, prima e senza che una condanna stabilisse la loro colpevolezza. Per tutti i protagonisti di queste storie. l'assoluzione con formula piena giunse quando ormai era troppo tardi.......Ma la fede nella giustizia vacilla nel momento in cui si avverte che l'azione di alcuni giudici non appare imparziale, indipendente e soggetta solo alla legge......Poichè non tutti coloro che parteciparono alla distribuzione illegale delle risorse vengono colpiti allo stesso modo O IN ALCUN MODO..." Qualcuno pensa che possa alludere al pci? Imposimato è un giudice definito di sinistra. CRAXI avrebbe portato all'estero centinaia di miliardi. Questo non è MAI stato dimostrato. Il condizionale basta per vanificare la congettura. Secondo voi, uno che possiede tanti miliardi, muore in quel modo in una casa modesta e senza che i familiari dimostrino un tenore di vita conseguente? Sentenza corte appello Milano, processo Enimont, 1997: " Si può dare atto a CRAXI che in questo processo non è risultato ne' che abbia sollecitato contributi al suo partito ne' che li abbia ricevuti a sue mani, ma questa circostanza, che forse potrebbe avere un valore da un punto di vista per così dire estetico, nulla significa ai fini della responsabilità penale" La più limpida applicazione del "NON POTEVA NON SAPERE". Veniamo alla "colpa" che gli viene attribuita per l'incremento del debito. Gli anni '70 ed '80 furono caratterizzati da una esplosione della spesa pensionistica. La legge n. 153 del 30 aprile 1969 fu approvata con poche opposizioni e con l'entusiastico appoggio della sinistra e dei sindacati. In sintesi si stabiliva questo: a) annullata ogni forma di capitalizzazione; b) calcolo pensione su ultimi anni di retribuzione per tutti; c) pensione sociale oltre 65 anni; d) persione di ANZIANITA' con 35 anni. Nel pubblico impiego si andava in pensione con 19 anni 6 mesi 1 giorno; e) perequazione automatica delle pensioni su prezzi al consumo; ed altre misure che scassarono il sistema previdenziale con il contributo determinante della sinistra che, come già scritto, si oppose strenuamente al decreto di San Valentino che tentava di mettere un freno all'indebitamento. Rammento che i radicali e Capanna durante quegli anni pubblicarono statistiche dimostranti come il pci, per le leggi si spesa, fosse il partito che con percentuali del 85/90% votava tali leggi e quando si opponeva, lo faceva perchè giudicava troppo esigui gli stanziamenti. Gli anni '80 furono anche penalizzati, con riguardo al debito, dai trasferimenti agli enti locali che spendevano senza responsabilità e presentavano il conto allo stato. Ricordo che a Bologna, fra l'altro, non si doveva pagare l'autobus per andare al lavoro. Poi toccava ai cittadini di altre città sborsare ma stranezze simili ogni amministrazione ne inventava. Il secondo shock petrolifero determinò altre condizioni che favorirono l'indebitamento causa gli alti tassi di interesse. Ho già ricordato come CRAXI volle abolire il voto segreto per evitare che emendamenti di ulteriore spesa fossero approvati. Naturalmente il pci parlò di dittatura. Quel partito e quei sindacati, ma non solo i sinistri, che truffavano l'Italia usando la legge 252 del 1974, detta «legge Mosca. Cercate sulla rete di cosa si tratta e come fu usata ed avrete coscienza di uno dei tanti motivi che influirono sull'aumento del debito pubblico. Senza dettagliare, si può ancora ricordare come il divorzio fra Tesoro e Bankitalia, inizio anni '80, con la eliminazione del vincolo di portafoglio per le banche abbia comportato un disastro per il debito. Dunque, colpa di CRAXI? Per me no. Senza CRAXI sarebbe andata peggio. Piuttosto voglio evidenziare che Ciampi, in quegli anni governatore della Banca d'Italia, iniziò il mandato col debito al 63% del PIL e lasciò l'incarico col debito al 118%. A proposito ancora di Ciampi governatore, sapete come governò la crisi valutaria del '92? Bruciando inutilmente riserve per 48 mil.di di dollari. Poi si svalutò la lira del 30% e poi... e poi...e poi.... Provate a confrontare il vostro moralismo a proposito dei finanziamenti ai partiti (escluso UNO), soprattutto a quello di CRAXI, con questo disastro. Una distanza siderale per chi voglia capirlo e sia in buona fede. E poi ci sarebbe da dire di ciò che si stabilì nel '92 sul panfilo Britannia....
Incasso il rimprovero del moderatore max, ma il fatto di aver fatto un copia e incolla da un altro sito, non credo che autorizzi qualcuno ad offendermi pubblicamente.
Caro john, tranquillo. Il pipero è intemperante, ma tanto bravo, sa tutto Lui!!
Vedi, cominciando da Bettino, quelli che difende son tutti innocenti. Come i clienti degli avvocati Taormina e Ghedini.
ullallà!!! Ma come siamo suscettibili! Non si tratta di una offesa ma di una constatazione. Se qualcuno copia integralmente un articolo e lo ripropone aggiungendo poco, significa che, per quanto concerne quell'argomento, idee sue non ne ha. Poi, forse, discutendo di farfalle potrebbe stendermi senza ricorrere all'enciclopedia di frate cucuzza. O devo considerare idea il poco di personale inserito: "Vabbò...", concedendo che la consideri sforzo ciclopico di mente raffinata? State freschi! (al plurale perchè mi ha conturbato anche il commento vergato di seguito)
...continua a offendere...
io sarò suscettibile ma Lei è un gran maleducato...
E' troppo facile offendere nascondendosi dietro un nickname e una tastiera.
Il Sig. john underscore, che si firma per esteso allo scopo di farsi riconoscere da tutti, anche dai posteri, può cercare i miei dati anagrafici leggendo i commenti precedenti. Lo suggerisco principalmente come metodo ex adiuvantibus affinchè le idee espresse da altri, per le mie non si incomodi, possano aiutarlo e ci sia un confronto produttivo di opinioni, poscia, reso edotto della mia identità (della sua me ne impippo perchè basta ed avanza underscore) sia cortese, ci offra contezza di un pensiero originale che attenga l'argomento oggetto dell'articolo e dei commenti espressi.
Tutta questa menata su Craxi che abbiamo dovuto sorbirci negli ultimi 20 giorni è studiata a tavolino per riabilitare un ladro, farabutto e latitante che insieme ai suoi compari e a tutta la classe politica (catto-comunisti compresi) di quel tempo è riuscita a indebitare le generazioni future con un debito pubblico che prima o poi farà saltare il sistema Italia.
Se si riesce a riabilitare anche uno dei più grandi ladri del '900 diventa un gioco da ragazzi far passare per una boccata d'acqua fresca le truffe, le puttane e i trans dei nostri politici contemporanei.